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Il dito a scatto è una patologia molto frequente, il cui nome scientifico è Tenosinovite Stenosante dei flessori, che si presenta con dolore ed evidente scatto di uno o più dita della mano in flesso estensione.

I tendini flessori infatti scorrono all’interno di un canale, il canale digitale, formato da diverse pulegge, avvolti da una guaina che si chiama sinovia. Quando la sinovia aumenta di volume perché infiammata a causa di patologie che comportano ritenzione idrica (malattie della tiroide, diabete, terapie ormonali, gravidanza, allattamento, menopausa), malattie su base reumatica o traumi (contusioni, lussazioni, fratture), il tendine non scorre più liberamente all’interno del canale digitale. Nelle prime fasi il paziente lamenta solo dolore. Si associa poi difficoltà di movimento del dito interessato e progressiva comparsa di uno scatto in flessoestensione. Nelle forme più gravi il dito può bloccarsi in flessione ed il paziente con dolore riesce a estenderlo passivamente forzandolo con l’altra mano (dito a scatto in blocco).

La diagnosi è fondamentalmente clinica.

La terapia nelle fasi inziali può essere fisica strumentale coadiuvata da antinfiammatori.

Nelle forme avanzate la terapia è chirurgica. Si esegue un intervento in anestesia locale senza ricovero ospedaliero che permette un rapido recupero. Il paziente viene invitato a muovere le dita ed utilizzare la mano operata dal giorno stesso dell’operazione.